L’ideale è concentrarsi in un unico territorio, assaporando l’olio extravergine di oliva come metafora della cultura locale. Scelta una Regione, sarà un piacere sviluppare itinerari, degustazioni, laboratori, perfino lezioni per conoscere in profondità il prodotto. Ovviamente, cultura e tradizioni locali, paesaggi e architetture locali saranno un fondamentale valore aggiunto per una esperienza sorprendente.
In Liguria
Ci si può immergere nei paesi arrampicati tra rilievi che incorniciano il mare della Liguria, per scoprire i migliori oli e paesaggi indimenticabili. Partendo ovviamente da Taggia, luogo-simbolo che ha dato il nome alla celebre cultivar. Ma c’è tutta la riviera di Ponente, caratterizzata dall’olivicoltura, come dalla floricoltura (basti pensare a Sanremo), piccoli . Ma il cuore della commercializzazione e della distribuzione è Oneglia, dove si trovano i marchi più noti, vere e proprie industrie dell’oliva e dell’olio. Accanto, c’è Porto Maurizio o, meglio, c’era. Le due cittadine sono state fuse in Imperia. E ancora, piccole perle, come Badalucco, Dolceacqua. La differenza la farà il contatto con i produttori, le visita ad aziende e frantoi. Si scoprirà un olio leggero, perfetto per la frittura e per il pesce, come per il pesto o la focaccia, e le numerose specialità liguri.
In Toscana
Ogni provincia ha le sue cultivar e sue caratteristiche. Merita allora cominciare da un luogo nascosto, poco noto, come il territorio di Trequanda. Qui c’è un produttore che cura maniacalmente un piantagione di olivi, al punto da diventare il fornitore di personaggi famosi. La ricerca della perfezione l’ha portato a inserire un frantoio nella sua azienda. Sarà un piacere carpire qualche “segreto”, oltre ad assaggiare uno degli oli più premiati. Altra esperienze sarà sulla terracotta, con la possibilità di realizzare un piccolo manufatto. Gli orci servivano a conservare l’olio prodotto, per vocazione, soprattutto a Castelmuzio, ormai conosciuto come “borgo salotto”. Negli immediati dintorni, un olivo secolare e una antica pieve, oltre alla possibilità di un piccolo corso di degustazione.
In Umbria
Dopo la colazione in hotel, la mattina verrà dedicata alla visita della città di Assisi, con particolare attenzione al quartiere dedicato alla Madonna dell’Olivo. Trasferimento a Spello per l’ora di pranzo con tempo a disposizione per scoprire il delizioso centro storico e i suoi punti panoramici sul paesaggio olivicolo circostante. Rientro in Hotel, cena pernottamento. In mattinata, passeggiata a Montefalco, la ‘ringhiera dell’Umbria’ da cui si gode una vista mozzafiato sulla valle, e visita del Complesso Museale di S. Francesco con gli affreschi di Benozzo Gozzoli sulla vita del santo. Successivamente, trasferimento a Trevi per la visita del Museo dell’Olio e di un’azienda locale il cui extravergine è stato insignito come ‘Miglior Olio del Mondo 2020’ da una guida specialistica. Partenza per Roma Fiumicino e sistemazione in Hotel dell’aeroporto.
In Puglia
La Puglia rappresenta il cuore della produzione italiana, almeno dal punto di vista quantitativo. Ultimamente la qualità sta crescendo in maniera esponenziale, per sposare un territorio straordinario. Tra muretti a secco, e infinite distese di piante che sembrano alberi, è significativo visitare aziende della zona della Murgia, che un tempo avremmo detto barese, ora chiusa nel triangolo provinciale di Andria, Barletta e Trani, dove Corato, con la cultivar “coratina” che rimane un pungo di riferimento, almeno simbolico. Tra castelli svevi e cattedrali-capolavoro, sarà un piacere scoprire altri sapori: i vini locali, la burrata di Andria, le orecchiette, i taralli. Le esperienze si moltiplicano: incontri con i produttori, il contatto con uno stile di vita particolare, il clima di una grande pianure che si affaccia sul mare, intrisa di storia (dalla battaglia di Canne all’episodio di Fieramosca).